Sconto del 10% sul primo acquisto, inserisci il codice NUOVOMANTRA al checkout!

Sconto non cumulabile con altri sconti o offerte in corso 

Diluizioni, come si fanno

Tempo di lettura: 4 minuti

Di cosa parleremo: 

Breve spiegazione su come è possibile calcolare la giusta diluizione di un prodotto chimico professionale con esempi di calcolo

Cosa leggerai; se vuoi saltare alcuni paragrafi clicca dove ti interessa:

Le diluizioni: un pò di matematica ...

Nel nostro lavoro abbiamo a che fare quotidianamente con le diluizioni dei prodotti chimici .

Molto raramente i prodotti professionali si utilizzano tal quali (ovvero puri, cioè senza “allungarli” con acqua).

 

Esistono vari sistemi automatici di diluizione che prevedono l’aspirazione del prodotto puro, la miscelazione con acqua e la restituzione della miscela preparata per l’utilizzo desiderato.

 

Spesso però è l’operatore stesso che manualmente, con l’ausilio di siringhe e contenitori graduati deve eseguire questa operazione delicata.

Per questo, deve essere chiaro all’utilizzatore quali sono i rapporti di diluizione che il fornitore di chimica gli comunica, in modo da non incorrere in quegli errori di linguaggio che possono generare incomprensioni e il rischio di far danni a ciò che si intende pulire.

 

Dal punto di vista dei termini da usare, si intende come soluzione la somma tra prodotto chimico tal quale e acqua; l’acqua nel nostro caso è detto “solvente”, il prodotto è detto “soluto”; in pratica il soluto si diluisce nel solvente per formare la soluzione da applicare per la pulizia.

Una dicitura ad es. 1:4 (“uno a quattro”) significa che il prodotto va diluito 4 volte rispetto al volume totale del contenitore che deve contenerla.

 

Tabella delle diluizioni

La seguente tabella intende fornire alcuni rapporti di diluzione:

DILUIZIONE                       Volume                                                                      Percentuale

soluto:solvente                          volume del contenitore dove si mette la soluzione

T.Q.                                                    dove vol tot 1                                                   puro

1:2       dove vol tot 2                            (1+1 ovvero 1 parte di prodotto + 1 parti di acqua)          = 50%

1:3       dove vol tot 3                            (1+2 ovvero 1 parte di prodotto + 2 parti di acqua)          = 33% ca

1:4       dove vol tot 4                            (1+3 ovvero 1 parte di prodotto + 3 parti di acqua)               = 25%

1:5       dove vol tot 5                            (1+4 ovvero 1 parte di prodotto + 4 parti di acqua)          = 20%

…ecc

1:10     …                                                  (1+9 ovvero 1 parte di prodotto + 9 parti di acqua)          = 10%

Per diluizioni più alte, il volume di prodotto da aggiungere è trascurabile (per la maggior parte dei nostri usi) rispetto al volume di soluzione, quindi si può approssimare:

 

1:100   …                                                  (ovvero 1 parte di prodotto + 100 parti di acqua)           = 1%

Esempi

Vediamo ora degli esempi, premettendo che nei calcoli che seguiranno abbiamo considerato solo unità di misura di volumi ovvero litri e millilitri (ml) dove 1 litro = 1.000 millilitri ml o 10 litri = 10.000 millilitri ml.

Non è corretto utilizzare i cc (centimetri cubici) perché il rapporto dove 1 litro (inteso come massa o peso) = 1.000 cc vale solo per l’acqua dove il peso specifico è pari a 1.

Se la densità (peso specifico per molti…)  è diverso da 1 l’equivalenza 1 litro = 1.000 cc non è più valida e nel ns settore la densità non ha importanza secondaria (approfondisci qui).

 

 

Primo esempio per calcolare una soluzione scelto il volume di un contenitore:

·      Se serve fare una soluzione di 1 su 4 (1 parte di prodotto su 4 parti di volume totale del recipiente) in un contenitore da 1,5 litri, occorre fare il seguente calcolo:

1:4=prodotto:Volume  se il volume del contenitore è 1,5lt=1500ml, allora si avrà:                                                                                            prodotto= 1x Volume /4 quindi 1×1500/4= 375ml di prodotto in 1125ml di acqua (375+1125=1500) ovvero una soluzione al 25% (1500 x 25%= 375).

·      Se serve fare una soluzione di 1:10 in un contenitore da 1 litro, occorre fare il seguente calcolo:

1:10=prodotto:Volume  se il volume del contenitore è 1lt=1000ml, allora si avrà:                                                                                             prodotto= 1x Volume/10 quindi 1×1000/10= 100ml di prodotto in 900ml di acqua ovvero una soluzione al 10% (1000 x 10%= 100).

 

 

 

Secondo esempio per ricavare la % di soluzione:

·      Se so di aver fatto una soluzione con 100 ml di prodotto in 1 litro di acqua allora si avrà:                                                                            1:x=prodotto: Volume ovvero 1:x=100 ml: 1000 ml quindi  X= 1x 1000/100 = 10 ovvero diluizione 1:10 ovvero al 10%.

·      Se so di aver fatto una soluzione con 375 ml di prodotto in 1,5 litri di acqua allora si avrà:                                                                  1:x=prodotto:volume ovvero 1:x=375 ml: 1500 ml quindi X= 1x 1500/375 = 4 ovvero diluizione 1:4 ovvero al 25%.

 

Sistemi di diluizione e diluitori automatici

Ricollegandomi all’accenno fatto riguardo ai sistemi di diluizione, faccio notare che riempire nebulizzatori (“maialini”) non completamente vuoti, senza usare un sistema automatico di diluizione, genera errori, perché non è quasi mai possibile capire a quale livello si trovi la soluzione ancora presente nel nebulizzatore (ovvero non è noto precisamente il valore del volume del recipiente da riempire, parametro fondamentale per il calcolo, nota la diluizione che si vuole avere).

Questo comporta errori di preparazione della soluzione con due punti negativi:

1.     soluzione troppo concentrata con il rischio di far danni;

2.     soluzione troppo poco concentrata con il rischio di non pulire.

Nel primo caso si scontenta il proprio portafoglio perché si consuma molto più prodotto di quello che si dovrebbe; nel secondo caso non si lava bene e si rischia di scontentare il cliente.

Se hai un lavaggio a mano o un servito o ti occupi di pulizie professionali e non hai diluitori automatici, pensaci: potrebbe essere il momento di migliorare anche questo aspetto del tuo lavoro.

Condividi post